
La storia di Casacalenda
Casacalenda, piccola ridente cittadina molisana, come tanti altri paesi della stessa regione è arroccata sui fianchi di una collina, detta la Montagnola, quasi come un scalatore che vuole conquistare la cima. Sin dall’inizio della sua esistenza l’aria perfettissima del paese perchè ventilata da tutte le parti, attirava i nostri avi ed è rimasta sin d’allora meta delle nuove generazioni.
La configurazione topografica del paese si può paragonare ad una croce le cui braccia irregolari potrebbero essere rappresentati dal Corso Roma, Via Termoli, Corso Vittorio Emanuele III ed il Corso Garibaldi.
Da tempo che queste strade sono battute. Ma da quando e da chi? Dalle poche autorevoli fonti a disposizione, come le storico greco Polibio (vissuto tra il 204 e il 120 a.C.) e lo scrittore latino Plinio il Vecchio (vissuto tra il 23 e il 79 d.C.) possiamo affermare con certezza che l’origine di Casacalenda è antichissima ed è molto importante perchè è anche la storia dei diretti antenati di tutti noi Casacalendesi.
Lo storico Polibio, parlando de Gerunio o Gerione (nome tuttora esistente per indicare una nota contrada dell’agro Casacalendese) sottolineava nel suo racconto che il generale cartaginese Annibale decise di farve svernare i suoi soldati prima de scontrarsi con le truppe romane nel 217 a.C.
Il console romano Caio Marco condusse invece il suo esercito sulla rocca “Kalene”. Lo scontro tra il due avversari si risolse con la distruzione totale di Gerione di cui si perse ogni traccia fino all’anno 1172. Si pottrebe pensare che i pochi superstiti di Gerione si siano rifugiati sulla Rocca Kalene dopo la partenza dei due eserciti, e così iniziò il va e viene nelle strade del paese.
Il nome Kalene sembra di origine greca; infatti “kale” significa bella e “ne” significa toppo. Tale appellative di “troppo bella” sembra giustificato dalla posizione elevata e privilegiata della rocca su cui era sito l’agglomerato urbano che costituiva insieme a Gerione e anche Provvidenti uno dei granai della Metropoli romana.
Nelle strade del paese si scambiava o si vendeva la merce ogni primo del mese (calendae nel calendario latino stava a punto a indicare il primo giorno del mese). Il paese era sede del mercato dei prodotti agricoli e del bestiame, un richiamo per un riaffollamento delle strade di questa colonia agricola romana. Tutto lascia pensare che questa località era di notevole prestigio. Da questo nasceva la trasformazione del nome originario di Kalene in Calende. Nel corso dei secoli il nome del comune subi molte variazioni (Kalena, Arx Calena, Arx Calele, Kalenda, Casa Arcolenda, Casalchilenda, e finalmente, Casacalenda).
Per il periodo che va dal 1172 al 1523 si sa solo che il territorio di Gerione e, per esteso, quello di Casacalenda, con atto di donazione passò dalla proprietà del gentiluomo termolese Iacopo Roffrido al monastero di San Giovanni in Venere presso le rive del Sangro. Nel 1549 il feudo passa agli Ametrano, nobile famiglia spagnola. Nel 1580 Lucrezia Ametrano lo porta in dote ad Antonio Di Sangro che dava origine al ramo dei Di Sangro Duchi di Casacalenda. Il feudo rimane nelle mani dei Di Sangro fino al 1805 quando Scipione Di Sangro, ultimo signore effettivo di Casacalenda lo lasciava al figlio Antonio fino al 1806 epoca della soppressione della fuedalità.
Durante la dominazione della famiglia Di Sangro cioè (dal 1579-1806) il palazzo ducale viene ingrandito e dignitosamente decorato. Quest’edificio era nulla più che un fortilizio eretto sulla roccia a difesa della borgata cintata di mura. Una stradina centrale attraversava il borgo unendo le due antiche porte di accesso, chamate “Porta Capo” e “Porta Piedi”.
La Porta Capo, molto ben conservata, è sovrastata dallo stemma ducale e antichamente insieme con la Porta Piedi veniva chiusa durante la notte e vigilata dalle guardie del Duca. La parte vecchia del paese ha conservato la sua struttura urbanistica tipicha delle rocche medioevali.
Si estende dai piedi della parte moderna ed è arroccata sull’anticha “Rocca Frentana”, chiamata a punto la “Terra Vecchia”.
Nel 1799, Casacalenda aderì alla Repubblica partenopea creata a seguito della Rivoluzione francese. Nello stesso 1799, Casacalenda subì un rovinoso assedio a causa della reazione sanfedista alla quale hanno aderito altri paesi d’intorno. Risultò il saccheggio delle case e della chiesa del paese e la distruzione dei registri e documenti conclusosi con la fucilazione di 12 cittadini, fra essi il Mastrogiurato (Sindaco) Domenico De Gennaro.
Il 2 agosto 1806 il regime feudale venne abolito dal Re Giuseppe Napoleone. Quattro anni dopo, la Commissione Feudale ordina la divisione del borgo fra il comune di Casacalenda e l’ex possessore duca Di Sangro nella ragione di un terzo e due terzi. Durante il resto del XIX secolo, piano piano il paese si sviluppò. Molti edifici e vie che distingono il paese furono costruiti durante quel epoca.
Fin dal 1864 la ferrovia statale collega Casacalenda con i maggiori centri della Regione, Campobasso e Termoli. È stata poi costruita la strada statale No. 87 che attraversa il paese, e che diventa nel suo centro Corso Roma e Via Termoli. Questi sviluppi che hanno reso facile lo spostamento, hanno fatto di Casacalenda uno dei cumuni più importanti del Molise. Il numero di abitanti, l’estensione dell’agro, l’elevato numero di professionisti e attività commerciali e artigianali, e i centri di studi rinomati sono stati i motivi per la crescita eclatante del paese.
Forse più che in ogni altro comune del meridione, l’emigrazione ha lasciato molti vuoti. Da oltre 7 mila abitanti, la popolazione del paese e scesa a circa 2,400. Oggi a Montreal si trovano circa 10,000 persone di origine Casacalendese. Queste persone hanno continuato il loro cammino sulle strade di terre nuove, ma la nostalgia le richiama sempre di tornare nel loro paesello e di passeggiare sulle stesse strada battute dai loro antenati. Anche se sone cambiate molte cose, Casacalenda rimane un ridente ed accogliente paese.
Histoire abrégée de Casacalenda
Situé entre deux rivières parmi les collines du Molise, s’élève Casacalenda, un pittoresque village parsemé de petites rues qu’on appelle « vicoli » dont la chaussée est constituée par d’anciennes marches en pierres. L’endroit suggère une crèche de Noèl.
Le visiteur note immédiatement que des brises fraîches traversent doucement les rues du village qui jouis d’une position géographique élevée, en balcon face à la mer Adriatique. On comprend rapidement les raisons pour lesquelles on aurait voulut s’établir à cet endroit et y fonder une municipalité.
Les premières références historiques de Casacalenda remontent à l’historien grec Polibius (204-120 A.C.) et à l’écrivain latin Plinius (23-79 A.D.). A cause de la situation géographique de l’endroit, en 217 A.C., Hannibal le Carthaginois y avait installé un campement militaire afin de garder l’œil sur l’ennemi, l’armée Romaine, aux mains de laquelle il a ultérieurement subi une défaite.
L’ancien nom du village, Kalena, est d’origine grecque et signifie dans cette langue ‘trop belle’, une description faisant référence à sa position géographique privilégiée. Le nom a été transformé par la suite à Calenda qui provenait probablement de « kalendae », un terme romain qui désignait le premier jour du mois où se tenait le marché. Ceci indiquerait que le village était un centre de commerce important. Nous retrouvons encore aujourd’hui l’ancien blason portant un « K » sur la « Porta Capo », l’ancienne porte d’accès au bourg fortifié.
Le territoire a changé de mains plusieurs fois avant de tomber sous le règne féodal de la famille Di Sangro par alliance. Les Ducs Di Sangro en sont demeurés seigneurs de 1580 à 1806, année marquant la fin du féodalisme en Italie. Le palais ducal demeure toujours intact dans le centre historique de la ville.
L’histoire de Casacalenda a été marquée par une tragédie en l799 lors de l’exécution du « Mastrogiurato » (maire) Domenico De Gennaro ainsi que de 11 autres citoyens par des mercenaires envoyés par le Duc qui les croyait trop libéraux après l’intégration de Casacalenda à la République Parthénopéenne suite à la révolution française.
Le 19e siècle fût une époque de développement pour le village. Une voie ferrée y a été construite reliant Casacalenda aux autres centres importants de la région; la route nationale No. 87, fût aussi construite traversant le coeur du village. Ces deux voies de communication contribuerent au développement démographique et à l’essort de Casacalenda.
Les guerres mondiales provoquèrent une vague d’immigration irréversible. Plus que toute autre région de l’Italie, le Molise fût affecté par le phénomène migratoire, et Casacalenda fût particulièrement frappée. La population de Casacalenda n’est aujourd’hui que d’environ 2,400 personnes.
À Montréal seulement se retrouvent plus de 10,000 personnes d’origine ou de descendance Casacalendese – ayant marqué cette terre promise par leur détermination, leurs talents, leur force et leurs traditions – et qui demeurent fiers de leurs origines.
Casacalenda – A Summarized History
Nestled among the hills of the Molise, between 2 rivers, rises the town of Casacalenda with its narrow alleys called “vicoli” connected by flights of stone steps. The impression of a first-time visitor is the surreal one of walking into the village of a nativity scene. One cannot help but note the cool fresh breezes that gently blow through the village due to its elevated position, facing the Adriatic sea. It quickly becomes clear why a town was built in this location.
The writings of Greek historian Polibios (204-120 B.C.) and of Latin writer Pliny the Elder (23-79 AD.) are the earliest records of the existence of Casacalenda.
It seems that in 217 B.C., the Carthaginian general Hannibal had set up camp in the area (the now extinct Gerione) due to its strategic location, so as to keep an eye on the enemy, the Roman army, with whom a great battle ensued. The original name of the town was Kalena which is believed to be of Greek origin meaning “too beautiful”, a description which may be attributed to the town’s privileged location. The name then was transformed to Calenda which may have been derived from the Latin “calendae”, the first day of the month in the Roman calendar when the markets were set up for trade. The ancient coat of arms which shows a “K” can still be seen on the “Porta Capo”, the ancient entrance to the walled town.
The territory changed hands several times, finally coming under the feudal jurisdiction of the Di Sangro family through marriage. The Di Sangros were feudal lords and Dukes of Casacalenda from 1580-1806, which marked the end of the feudal reign in Italy. The ducal palace still stands in the town’s historical centre.
Tragedy hit the village in 1799 when, as a consequence of the French revolution, Casacalenda was integrated into the Partenopean Republic. Mercenaries sent out by the Duke who resented the liberal government of “Mastrogiurato” (mayor) Domenico De Gennaro, attacked and killed him along with 11 others.
The 1800’s marked an era of great growth for the village. A railway system was built to connect it to other major centres. In later years, interstate road No. 87, which still exists today, was designed to cross the heart of the town, bringing to it economic growth. Population and construction were both on the rise.
The World Wars instigated an irreversible emigration wave, and today the population of Casacalenda stands at approximately 2,400. In Montreal alone there are over 10,000 people of Casacalendese origin who have marked this promised land with their skills, hard labour, resourcefulness, simplicity, strengths and traditions, and who have reason to be proud of their origins.
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Settembre 2010
Autori: Antonio Marro e Pasquale Marcogliese
Cenni storici dell’Associazione
Nel Settembre 1924, i Casacalendesi di Montreal fondarono la ”Société de Secours Mutuel des Citoyens de Casacalenda”.
La prima riunione dei fondatori fu tenuta l’otto (8) Maggio 1924 a casa di Sciascia Nicola.
I FONDATORI DELLA SOCIETÀ furono:
Sciascia Nicola, Battista Pasquale, Tozzi Piero, Manzi Giuseppe, Franceschelli Giuseppe,
Lembo Michele, Mastrocola Giuseppe, Fiore Domenico, Biello Domenico, Merola Nicola, Morone Angelo, Poliseno Michele, Di Stefano Pasquale, Mansi Francesco, Torelli Alfredo, Iacobacci Nicola, Fioramore Carlo, Ferraro Michele.
DATE IMPORTANTI
Il 24 settembre 1924 è fondata la Societá.
Il 17 maggio 1925 è approvato lo statuto.
L’8 ottobre 1925 è incorporato il nome della Societá.
Tutto l’articolo, click : Cenni Storici dell’Associazione Casacalendese
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Processione della Madonna della Difesa, strada Dante nella Piccola Italia
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Alcuni membri dell’Associazione Casacalendese; da sinistra: Giuseppe Franceschelli, presidente; Michele Monteferrante, segretario, ed altri. |
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Discorso del Presidente dell’Associazione in occasione dell’80° Anniversario
Presentazione di Pietro Molino durante il banchetto per l’ottantessimo anniversario dell’Associazione Casacalendese di Montreal, novembre 2004
Cari Casacalendesi,
Quest’anno la nostra Associazione compie 80 anni. Non è una delle più vecchie associazioni, ma una delle più giovani. Sì, una delle più giovani perché continua a rinnovarsi per rispondere alle esigenze dei tempi moderni. Abbiamo perfino cambiato il nome, adesso si chiama semplicemente “Associazione Casacalendese”.
Nel lontano 1924, i Casacalendesi di Montréal fondarono la “Società Casacalendese di Mutuo Soccorso”. Lo scopo principale era di riunire i compaesani ed aiutarli ad integrarsi nella nuova realtà nord-americana ed assisterli nei momenti difficili”.
Durante diversi anni, ha orgogliosamente adempito il compito offrendo ai membri, oltre alle feste e gite, prestiti per comprare una casa, vitto a Natale per i Casacalendesi più bisognosi, dottore per i membri ammalati, assistenza finanziaria per coloro che ammalati non potevano lavorare o che si trovavano temporaneamente senza lavoro e perfino un’assicurazione vita.
Col passare degl’anni, la Società si è adattata ai tempi e ha cominciato a dare Borse di Studio e ad organizzare Scambi di giovani studenti con Casacalenda. Lo sapevate che fino ad ora la Società ha offerto ai giovani studenti Casacalendesi di Montreal quasi 100 Borse di Studio e che più di 70 giovani hanno partecipato allo Scambio Culturale?
Di questi giovani, molti sono diventati membri e partecipano attivamente nella gestione della Società sia nell’Esecutivo sia nei diversi comitati. Uno di loro è anche stato eletto Presidente della Società.
Il rinnovo è continuato! Nel 1986 le donne hanno cominciato ad essere membro e con la loro assiduità, con la loro sensitività, con il loro senso di responsabilità e d’organizzazione hanno influenzato enormemente l’andamento dell’Associazione e sono diventate una forza importante nell’Associazione.
Attraverso gli anni abbiamo eliminato le attività che non rispondevano più ai bisogni dei membri e, due anni or sono, abbiamo affidato agli esperti la gestione del Fondo Mortuario perché era diventato troppo oneroso a gestirlo noi stessi.
Adesso il rinnovo è completo, ci siamo ringiovaniti e una nuova era comincia. Gli scopi dell’Associazione non sono cambiati, ma come raggiungerli è cambiato. Abbiamo cominciato alla base riscrivendo lo Statuto. Nel nuovo Statuto si aprono nuove porte per attirare più membri, particolarmente i giovani ed intere famiglie. Tra altre cose, progettiamo di avere, oltre al Comitato Attività Sociali, due altri comitati permanenti: Comitato Attività Culturali e Comitato Attività Giovani. Questi comitati lavoreranno esclusivamente per organizzare attività che sapranno intrattenere i nostri membri.
Nelle nostre assemblee non discuteremo più di Fondo Malattia o Fondo Mortuario, ma parleremo di come riallacciare le tradizioni del paese alla nostra vita in Canada, parleremo di come organizzare attività che arricchiscono culturalmente e socialmente i nostri membri e i nostri simpatizzanti.
Esorto dunque tutti i Casacalendersi ad essere orgogliosi della loro origine e di farsi membro. Insieme creeremo un’Associazione vibrante e responsiva, insieme lavoreremo affinché i prossimi 80 anni saranno così gloriosi che i primi.
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Chers Casacalendesi,
Cette année, notre Association fête ses 80 ans d’existence. Ce n’est pas la plus ancienne association italienne du Québec, mais une des plus jeunes, car elle a évolué avec le temps pour répondre aux exigences des temps modernes. Nous avons même changé notre nom, s’appelant maintenant simplement «Associazione Casacalendese».
Lors de sa création en 1924, elle s’appelait la «Société de Secours Mutuel des Citoyens de Casacalenda». À cette époque, le but était d’unir les émigrants provenant de Casacalenda et de leur offrir un soutien financier et moral et de faciliter leur intégration.
Au cours de ces dernières années, autres que des banquets et des activités, elle a fièrement offert à ses membres des services tels des prêts pour acheter une maison, un médecin lorsqu’ils étaient malades, une aide financière pour ceux qui ne pouvaient pas travailler dû à la maladie ou temporairement sans emploi, et l’association offrait même une assurance-vie.
Au fil des ans, elle a commencé à offrir des bourses d’études aux jeunes universitaires et a mis sur pied des échanges étudiants entre Montréal et Casacalenda. Saviez-vous que, jusqu’à présent, nous avons donné à des étudiants d’origine Casacalendese près de 100 bourses, et plus de 70 jeunes ont participé aux Échanges étudiants?
Beaucoup de ces personnes sont depuis devenues membres et participent activement à la gestion de l’association en travaillant au comité exécutif ou sur de nombreux sous-comités – l’un d’eux est même devenu président de l’Association Casacalendese.
L’évolution s’est poursuivi. En 1986, les femmes ont obtenu le droit de devenir membres et de faire partie des comités. Ces femmes, grâce à leur persévérance, leur sensibilité, leur sens des responsabilités et de l’organisation, ont grandement influencé le fonctionnement de l’Association et en sont devenues une partie essentielle.
Pendant ce temps, nous avons éliminé les activités qui ne répondaient plus à nos besoins. En 2002, nous avons confié la gestion du Fond d’Assurance-Décès aux experts, car sa gestion était devenu trop onéreux pour l’association.
Maintenant, le renouvellement est presque terminé et une nouvelle ère débute. Les objectifs de notre association n’ont pas changés mais les moyens de les atteindre l’ont.
Nous avons commencé par réécrire les règlements généraux de l’Association. Avec les nouveaux règlements, nous ouvrons grand les portes pour attirer de nouveaux membres. Nous souhaitons plus particulièrement recruter des jeunes et des familles entières. En outre, au lieu d’avoir seulement que le Comité des Activités Sociales, nous formerons aussi un Comité des Activités Culturelles et un Comité des jeunes. Ces comités travailleront exclusivement à l’organisation d’événements qui plairont aux membres actuels et qui permettrons d’en attirer de nouveaux.
Lors de notre Assemblée générale, nous ne discuterons plus de “prestations de maladie” ou de ”Fonds de décès” mais nous allons plutôt discuter de la façon de concilier les traditions de notre village à ceux du Canada; nous concentrerons nos efforts sur l’organisation d’activités qui enrichiront la vie culturelle et sociale de nos membres et amis.
J’encourage tous les Casacalendesi d’être fiers de leurs origines et de devenir membres.
Ensemble, nous progresserons avec une Association qui est plus dynamique et proactive, nous travaillerons ensemble afin que les 80 prochaines années soient encore plus enrichissantes et remplies de réussites que les 80 années précédentes.
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Dear Casacalendesi,
This year, our Association is celebrating 80th year of existence. It is not the oldest Italian association, but one of the youngest because it has evolved with the times. We have even changed our name; it is now simply named “Associazione Casacalendese”.
When founded in 1924, it was called the “Mutual Benefit Society for Citizens of Casacalenda”. At that time, the goal was to unite immigrants from Casacalenda and offer them financial and moral support. During these past 80 years, other than banquets and picnics, the association has proudly offered its members services such as loans to buy a house, a doctor to assist them when they were sick, financial support for those who were unable to work due to illness or temporarily out of a job and the association even offered a life insurance.
In more recent years, the association started offering scholarships and organizing student exchanges between students from Montreal and Casacalenda.
Did you know that, up to now, we have given out almost 100 scholarships to students of Casacalendese origin, and more than 70 young persons have participated in the “Student Exchange” program? Many of these individuals have since become members and have participated actively in the management of the Association by working on the Executive Committee or on numerous sub-committees. One of them has even become President of the Association.
The evolution has continued! In 1986, women were granted the right to become members. These women, with their perseverance, their sensitivity, their sense of responsibility and organizational skills have greatly influenced the management of the Association and have become a vital part of it.
During this time, we have eliminated activities that no longer meet our needs. In 2002, we have handed over the management of the ”Death Benefit Fund” to experts since it had become too expensive to manage ourselves.
Now the renewal is almost complete and a new era is beginning. The goals of our Association have not changed, but the ways in which to achieve them have. We have started by rewriting the By-laws of the Association. With the new ‘Statute’ (book of by-laws and rules), we are opening wide our doors to attract new members, we especially wish to recruit young persons and entire families. Also, other than having only a Social Committee, we will form a Cultural Committee and a Youth Committee. These committees will work exclusively at organizing activities that will please the resident members and attract new ones.
At our General Assembly, we will no longer discuss “Illness Benefits” or the “Death Fund” but rather how to reconcile the traditions of our village with those of Canada; we will concentrate our efforts on organizing activities that will enrich the cultural and social life of our members and friends.
I encourage all Casacalendesi to be proud of our origins and to become members. Together, we will move forward toward an Association that is more dynamic and proactive; we will work together so that the next 80 years will be even more successful than the first ones.